Come essere felici

Molte persone si chiedono: “Perché non sono felice?” , e quindi “Come essere felici?”

Senza considerare le dinamiche psicologiche personali implicate, una prima risposta può essere che spesso semplicemente ostacoliamo la nostra naturale fonte di benessere e felicità. Lo facciamo continuandoci a ripeter quali sono i nostri problemi e le nostre sfortune, affliggendoci su come dovremmo essere o come dovrebbero essere gli altri.

Una persona sogna di essere in giro con delle persone a fare diversi servizi a stretto giro, qualcuno le chiede come faccia ad essere così calma e rilassata. La sua risposta è “sto riposando”.

Ripensando a questo breve sogno la persona scopre che è possibile essere dinamici anche mentre si sta riposando dentro. Infatti una principale dispersione di energia che ci limita è il continuo pensare a cose futili, lontane o ripetitive. Continuare a pensare a qualcosa che è accaduto, o che addirittura non è mai successo, ci stanca. Controllare ciò che facciamo istante per istante ci stanca. Ripeterci i nostri problemi, ci stanca. Abituiamoci e riconoscere queste trappole e sostituiamole con qualcosa di nostro gradimento.

A volte mettere a riposare la mente e il corpo mentre stiamo svolgendo le nostre attività ci permette di essere più presenti ed energici. Portando la nostra presenza mentale all’essenziale ci troviamo a poter essere felici.

Seconda osservazione. Spesso le persone hanno banalmente paura di essere felici. Una vaga ansia generalizzata serpeggia in sottofondo e ci persuade a preoccuparci di qualcosa. E’ davvero una banalità ma accade più spesso di quanto non vogliamo ammettere. In questo caso la regola d’oro per essere felici è prendere il comando e adottare un atteggiamento benevolo. Educhiamoci ad accettare di poter semplicemente stare bene, di poter essere felici.

Un altro suggerimento è quello di volersi bene. Quando ci vogliamo bene stiamo bene. Capiamo che le irritazioni inutili disturbano la nostra quiete e le teniamo lontano. La nostra risposta spontanea diventa un sorriso, non una smorfia.

Ogni volta che il nervosismo prevale in maniera automatica sottraiamo energia creativa alla nostra mente e indeboliamo la nostra intelligenza innata, che rimane per gran parte inconscia.

La nostra mente è come il mare, non lasciamoci guidare solo dalle onde in superficie.

DOTT. DAVIDE FARRACE, PSICOLOGO PESCARA

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