Una fobia è una reazione di intensa paura rispetto ad un particolare oggetto o di una situazione. Nella fobia, la paura percepita è sproporzionata rispetto al potenziale pericolo. Ma il pericolo fisicamente percepito dalla persona è tanto reale quanto intenso.
La paura è una delle emozioni basilari dell’essere umano. Rappresenta la risposta naturale dell’organismo davanti a un pericolo. Generando paura l’organismo ci comunica del pericolo e ci prepara ad affrontarlo, fuggendo o rispondendo ad esso.
La sensazione di paura corrisponde alla modificazione fisiologica che avviene nel sistema nervoso centrale e periferico. Tale modificazione, come già detto, predispone il corpo a reagire allo stimolo pericoloso.
Ciò che proviamo quando siamo spaventati è connotato negativamente, ma se riusciamo a superare la paura e ad affrontare la situazione o lo stimolo temuto percepiamo un senso di sicurezza che rinforza l’autostima.
La paura diventa patologica quando persiste molto tempo dopo l’evento che ha generato spavento, oppure si presenta spesso anche in presenza di stimoli apparentemente non temuti dalla persona. In questi casi si struttura una fobia.
L’aspetto patologico della fobia è caratterizzato dalla frequente presenza di paura e ansia che:
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riduce la libertà individuale (riduzione della qualità della vita).
Sul piano psicologico, quando il timore ha del patologico, tra il provare spavento o no si colloca la possibilità di gestire il pericolo. Diventa importante conoscere e comprendere il nesso tra stimolo ansioso e risposta di paura. Essendo in questi casi connotato psicologicamente il senso di allarme ha un forte significato simbolico che può essere analizzato in terapia.
Le principali fobie sono:
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Di animali e insetti: ratti, serpenti, uccelli, ragni, vermi, farfalle..
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Di impulsi: timore di atti aggressivi in presenza di certi oggetti o luoghi, l’angoscia può riguardare il subire del male o il farlo ad altri.
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Di oggetti o cose: forbici, coltelli, sangue, mezzi di trasporto..
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Di situazioni: agorafobia (luoghi aperti), claustrofobia (spazi chiusi), acrofobia (altezza)..
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Di atti sociali: angoscia di parlare, di guardare negli occhi, di mangiare in pubblico..
In risposta alla fobia esistono vari comportamenti fobici, tipicamente si suddividono in condotte di evitamento e condotte di rassicurazione.
Per approfondire: