Un attacco di panico corrisponde ad un vissuto di ansia acuta che compare improvvisamente e cresce in pochi minuti. Generalmente dura meno di mezz’ora, dopodiché l’ansia si attenua e la persona si tranquillizza. Sebbene gli attacchi di panico non causano danni alla salute possono tuttavia rappresentare un rischio per il benessere e la sicurezza delle persone. Molti pazienti che ho seguito hanno evidenziato il circolo vizioso che si crea tra i sintomi fisici sperimentati durante l’attacco e la paura, in momenti successivi all’episodio, di avere un altro episodio di panico. Spesso quindi i vissuti mentali anticipano quelli fisici, e i sintomi fisici del panico fanno partire i vissuti mentali di paura. Si potrebbe definire “Paura della Paura”. Inevitabilmente gli attacchi di panico, e anche solo la “Paura della Paura”, diventano debilitanti e causa di stress per la persona che gli ha vissuti.
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Cosa sono gli attacchi di panico?
Gli attacchi di panico possono essere uno dei sintomi presenti nel disturbo d’ansia già presente oppure episodi isolati che tendono a presentarsi in determinate situazioni. I disturbi d’ansia sono presenti in circa il 5% della popolazione Italiana e rappresentano un serio problema per il benessere, soprattutto se consideriamo la dipendenza psicologica dai farmaci ansiolitici o alle restrizioni e alle paure che causa l’ansia nella vita delle persone. Gli attacchi di panico possono esordire a qualunque età ma l’apice è tra i 15 ed i 22 anni. Sono più frequenti nelle donne che negli uomini. Negli uomini invece è più comune che le proprie paure vengano esternalizzate attraverso vari tipi di comportamento piuttosto che mediante il tentativo di controllarne l’espressione.
Il nucleo dell’ansia acuta sono emozioni brucianti che evocano il timore dell’annientamento, infatti emerge spesso l’angoscia di morte quale paura irrazionale che sembra alimentare lo stato di ansia. Nonostante il malessere che si prova può diventare notevole la causa dell’ansia sembra spesso misteriosa. Durante uno stato ansioso acuto è difficile che si riesca a collegare il sintomo alla causa ed i pensieri che si presentano sembrano più che altro irrazionali in proporzione alla reazione che scatenano. A differenza dell’ansia generalizzata, gli attacchi di panico insorgono improvvisamente e raggiungono il culmine rapidamente. Spesso si manifestano inaspettatamente, senza un’apparente motivo e sono spesso disabilitanti, per cui la persona è costretta ad abbandonare ciò che sta facendo. Visto lo scarso controllo sull’episodio la persona può sviluppare ansia sociale e iniziare ad evitare di uscire e vedere persone in pubblico.
Gli attacchi di panico possono essere favoriti dall’assunzione di alcuni farmaci, possono essere scatenati da una determinata situazione e possono presentarsi in determinati momenti della vita ma il meccanismo di insorgenza è sempre di natura psicologica. Per definizione non sono causati da condizioni mediche ma nascono da fattori psicologici. Come altri problemi di natura psicologica anche l’ansia e gli attacchi di panico possono essere curati con psicoterapie efficaci.
Non è necessario intraprendere una lunga analisi, attraverso il confronto con il terapeuta è possibile esaminare gli aspetti psicologici coinvolti nella genesi dell’ansia e, una volta che la persona inizia a confrontarsi con i suoi vissuti e si sente abbastanza sicura per fare un passo avanti, torna ad essere libera dagli attacchi di panico.
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Esordio
L’esordio dell’ansia acuta può avvenire in situazioni dove sarebbe sconveniente perdere il controllo di sé (mentre si guida, quando si è in un luogo affollato, in situazioni formali, con estranei, a lavoro). Durante l’attacco di panico la persona può avere paura di morire o di impazzire e perdere il controllo di sé. Le circostanze in cui si è avuto il primo attacco di panico diventano oggetto di timore, per cui da li in poi si cerca di evitarle. L’idea di potersi, o di doversi, in futuro trovare in circostanze analoghe a quelle del primo attacco genera ansia. Spesso torna la paura della paura e si prova un senso di incertezza. E’ anche frequente che si lamenti insonnia e affaticamento.
E’ possibile poi che intorno al primo episodio si formino pensieri fobici e paure irrazionali che aumentano il peso dello stress che già grava sulla persona in seguito alla paura avuta. L’attacco di panico si distingue da altre forme di ansia per l’intensità e per la natura improvvisa ed episodica con cui si manifesta. Gli attacchi di panico si presentano spesso in persone che già soffrono di un disturbo d’ansia, come agorafobia, claustrofobia, fobia sociale, ipocondria. Tuttavia possono fare la loro comparsa anche se non si è mai stati particolarmente ansiosi. Le persone con fobie specifiche spesso esperiscono gli attacchi di panico in seguito all’esposizione verso l’animale, l’insetto o la situazione fobica.
Le sensazioni provate durante l’attacco di panico, specialmente il primo, si ricordano bene e sono riportate con estrema chiarezza quando chiedo di descriverle.
- segni di un attacco di panico:
- accelerazione del ritmo cardiaco,
- dolore al petto, senso di costrizione
- respiro corto
- vertigini e disorientamento
- forte ansia
- agitazione
Vissuti soggettivi dell’ansia acuta
“Improvvisamente ho iniziato ad avvertire un’ondata di paura senza alcuna ragione. Il mio cuore batteva accelerato nel petto che mi faceva male. Avevo il respiro corto, facevo fatica a prendere aria. Ho provato una terribile paura.”
“Sono spaventato all’idea di uscire, perché ogni volta che sono fuori sento una morsa in qualche punto del corpo e penso che potrà accadermi qualcosa di brutto o venirmi un altro attacco di panico a cui non saprò oppormi.”
Queste sensazioni paurose sono descritte di frequente da chi ha vissuto un attaccho di panico, anche tra persone molto forti di carattere che sono abituate a gestirsi tra mille impegni e doveri. Avere avuto un attacco di panico non significa essere deboli, il panico è un’emozione che compare quando il sistema di sopravvivenza dell’organismo si sente sollecitato. Le condizioni di vita influiscono in maniera limitata, seppur non indifferente, ciò che predispone agli attacchi di panico è il modo in cui sono elaborati alcuni vissuti. Ogni individuo si confronta con i propri limiti ogni giorno, tutti siamo esposti a incognite e incertezza, l’ansia acuta compare spesso in vista di un grande cambiamento di cui non conosciamo l’esito.
Quando la nostra energia è ostruita da dinamiche inconsce che per qualche ragione tendono a farci rimanere fermi rispetto ad alcuni aspetti della nostra vita. La tensione che viviamo prende la via corporea e si manifesta negli spaventosi stati ansiosi che costituiscono gli attacchi di panico. Lavorare con uno psicologo sugli attacchi di panico permette semplicemente di soppesare gli aspetti in cui ci siamo incastrati, al fine di ridarci l’autonomia per prendere decisioni ed in definitiva di essere e sentirci più liberi. Il confronto con noi stessi è capace di mettere in moto le nostre risorse e creare enormi cambiamenti.
La psicoterapia si è dimostrata efficace nel ridurre l’ansia e superare gli attacchi di panico.
Con la psicoterapia si prendono in esame le fonti della propria ansia e si attivano le proprie risorse la dove è necessario elaborare i vissuti, i pensieri e gli stati d’animo che creano il blocco emotivo da cui nasce la preoccupazione e l’angoscia. Un percorso psicologico consente quindi di comprendere cosa ci preoccupa e ci aiuta a crescere. La differenza tra l’autoanalisi e la psicoterapia è che con l’aiuto di uno specialista si riesce a mettere a fuco la questione senza un eccesso di rimuginazione e di pensiero, in maniera graduale e mirata alla crescita psicologica. I tempi per superare gli attacchi di panico con la psicoterapia non sono lunghi, in poche sedute i nodi vengono al pettine e la persona è in grado di riconoscere cosa la turba interiormente.