Il dizionario Merriam-Webster definisce il gruppo di lavoro (team work) come “il lavoro svolto da vari soci, ognuno dei quali si occupa di un aspetto, subordinando la propria preminenza all’efficienza del complesso”.
Nello studio dei gruppi di lavoro la funzione primaria viene attribuita alle componenti interdipendenti del lavoro che sono necessarie per coordinare efficacemente le performance di più soggetti.
I vantaggi che comporta il modello del team work sono:
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una maggior qualità delle decisioni prese,
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da spazio alla creatività e all’iniziativa personale,
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pone continua attenzione sulla comunicazione,
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mira al coinvolgimento attivo nel lavoro,
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e alla coesione tra colleghi.
Condividere il lavoro con altre persone può spontaneamente, in un gruppo non coeso e caratterizzato da attriti, condurre a risentimenti verso i colleghi nel caso di mancati obiettivi, innescando un processo di attribuzione delle colpe che può diventare prassi nella continua ricerca di un capro espiatorio. Mentre uno dei concetti che si vuole esprimere in un contesto di lavoro centrato sul gruppo è proprio che ad ogni individuo è lasciato spazio per l’iniziativa personale. A condizione che si sia compiuto un lavoro a monte sulla struttura mansionale dell’organico, al fine di includere uno spazio di autonomia individuale per la risoluzione di problemi e per la sperimentazione di nuove strategie. Questo principio si fonda sull’idea che i colleghi saranno in grado di riconoscere il merito dell’idea, e in caso di problemi sapranno intervenire in supporto del collega o del micro-gruppo in difficoltà.
Nel caso in cui sorgessero attriti sarà importante per esempio ripristinare un buon uso della comunicazione e procedere all’analisi obiettiva dei processi che hanno portato al mancato traguardo. Un altro fenomeno che può emergere è la divisione non equa del lavoro, che si può risolvere creando piccoli gruppi con mansioni ben distribuite.
La chiave del team work è la costruzione di un team efficace (team building). Il team building è la chiave di un’organizzazione di successo, in cui è dato spazio al benessere organizzativo. E’ utile che questo lavoro di costruzione sia avviato da un supervisore esterno al contesto specifico in cui si intende operare, in modo tale da poter guidare le persone nella sincronizzazione del team, degli obiettivi e delle strategie di auto-supervisione che saranno poste in essere in ogni azione futura del gruppo quale strumento di autogestione.
Come ho accennato è possibile addestrare i gruppi a funzionare meglio lavorando sulle attribuzioni (di principi, di obiettivi, di scopi, di funzioni…), sul problem solving, sulla comunicazione, sulla leadership, sulle dinamiche di gruppo, e su vari fattori ambientali (luogo di lavoro, divisione del tempo, uso della strumentazione…). Spesso quando si parla di gruppo di lavoro viene associata l’immagine di un orologio, infatti la riuscita di un lavoro di squadra dipende dalla sincronizzazione delle azioni svolte in un meccanismo ben congegnato.
In sintesi il team work permette l’emergere di una vision comune, grazie alla condivisione degli obiettivi ed alla cooperazione svolta nei processi attuativi.